Lanfranco Scaramuzzino
La malattia venosa non rappresenta solo un problema estetico ma si tratta di una vera e propria patologia che tende ad aggravarsi con il passare degli anni.
Ne soffrono, in Italia, oltre il 50% delle donne che presentano i segni iniziali della patologia che puo’ sfociare con il tempo in complicazioni importanti quali le trombosi e le ulcere.
Anche gli uomini sono interessati al problema anche se in misura minore.
La familiarita’ rappresenta la causa piu’ importante e dopo i 30 anni le manifestazioni possono farsi piu’ evidenti.
Anche le gravidanze giocano un ruolo molto importante nello sviluppo della malattia e nella comparsa dell complicanze.
Il picco lo si puo’ osservare specialmente dopo i 60 anni.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale proprio per evitare l’aggravarsi della malattia venosa e soprattutto per scongiurare la comparsa di trombosi che puo’ determinare l’embolia polmonare molte volte mortale.
Oggi , grazie alle nuove tecnologie, e’ possibile effettuare in pochi minuti una valutazione in fase di prevenzione che permette di chiarire la situazione emodinamica e prevedere i futuri rischi.
Laser, colla acrilica, scleroterapia con mousse ecoguidata permettono, oggi, di ottenere risultati straordinari sia da un punto di vista funzionale che estetico accontentando le crescenti necessita’ delle pazienti sempre piu’ esigenti, in poche ore e in anestesia locale con ripresa immediata .
La malattia venosa rimane comunque una patologia legata al proprio DNA e va tenuta sempre sotto controllo
Ma cosa sono le vene ?
Le vene sono dei piccoli tubicini che servono a riportare il sangue che ha ceduto l’ossigeno a tessuti e organi al polmone per essere nuovamente ricaricate di ossigeno e quindi a ripartire per un nuovo viaggio a partenza dal cuore che attraverso le arterie raggiungera’ nuovamente tutti i tessuti e gli organi.
Le vene, negli arti inferiori, sono dotate di valvole che impediscono al sangue di tornare indietro per la forza di gravita’ e favoriscono, quindi, la progressione del sangue verso il polmone.
Quando le valvole non riescono piu’ a svolgere la propria funzione perche’ danneggiate o insufficienti per una condizione genetica le vene tendono progressivamente a dilatarsi e a diventare tortuose.
E' questo il momento in cui si parla di varici ossia vene dilatate e tortuose.
Cambia cosi’ l’emodinamica e si determina un fenomeno chiamato stasi; il flusso nelle vene dilatate rallenta e si determinano cosi’ quei fattori di rischio che possono portare a complicazioni note come trombosi e ulcere.
E’ il momento di provvedere per evitare che la situazione si aggravi.
La visita specialistica e l’ecocolordoppler possono svelare gia’ nelle prime fasi chi e’ affetto da insufficienza venosa.