Luca Scaramuzzino
L’eparina e i farmaci anticoagulanti hanno cambiato radicalmente la morbilita’ e la mortalita’ della trombosi venosa.
E’ necessario comunque che la terapia venga cominciata nel piu’ breve tempo possibile dalla insorgenza sia per contenere il rischio di progressione della trombosi e di embolia polmonare sia per ridurre le complicazioni successive ( morbilita’ ).
E’ necessario seguire con attenzione le prescrizioni dello specialista per evitare recidive e complicazioni legate ad una terapia insufficiente.
Le linee guida delle varie societa’ specialistiche internazionali sono molto chiare per quanto riguarda il trattamento della trombosi venosa superficiale TVS e della trombosi venosa profonda TVP .
Nel momento in cui si diagnostica una TVS deve essere cominciata subito una terapia eparinica o con fondaparinux .
La terapia dura mediamente 30 o 45 giorni generalmente la fiala si fa ogni 24 ore salvo diversa prescrizione e il posto consigliato e’ il grasso addominale.
Erroneamente l’eparina viene spesso fatta sul braccio.
Generalmente non e’ necessaria una copertura antibiotica mentre se presente infiammazione e dolore si usano antinfiammatori non steroidei oppure cortisone.
Indispensabile il supporto elastocompressivo che nei primi giorni puo’ essere rappresentato da una fasciatura di tutto l’arto con bende adesive ed opportuno sottobendaggio con salvapelle.
Dopo qualche giorno la fasciatura puo’ essere sotituita da una calza elastica prima classe di compressione come monocollant o collant.
Ci sono molte marche e tipi di calze elastiche ed e’ importante che venga prescritta dallo specialistica e le misure devono essere prese con precisione per far si che calzino perfettamente.
La calza elastica e’ un presidio molto importante e necessario perche’ sembra ridurre insieme alla terapia eparinica l’estensione del trombo e la guarigione.
Di notte e’ consigliabile sostituire la calza con una antitrombo che a riposo e’ piu’tollerata.
Piu’ complessa la terapia della trombosi venosa profonda che deve avere inizio con l’eparina o il fondaparinux per poi proseguire con gli anticoagulanti orali.
Abbiamo ,oggi, a disposizione nuovi anticoagulanti in compresse che stanno sostituendo i dicumarolici che hanno la necessita’ di controlli frequenti dell’indice di coagulazione INR.
La terapia anticoagulante deve essere effettuata da tre mesi a 2 anni a seconda delle cause e delle concause che hanno determinato la TVP.
In alcuni casi la terapia anticoagulante deve essere effettuata per sempre.
Anche in questo caso la terapia elastocompressiva, con calze elastiche, e’ presidio fondamentale come per la TVS ma sarebbe consigliabile utilizzare almeno una seconda classe di compressione.
E’ necessario che il paziente comprenda bene quanto sia utile la calza elastica.
La terapia delle trombosi e’ piuttosto complessa per tutta una serie di parametri che vanno presi in considerazione, per l’evoluzione della stessa e pertanto deve essere seguita accuratamente dallo specialista.
Non devono assolutamente essere prese in considerazione iniziative personali che potrebbero risultare dannose.